Studio Legale Dolfi :: Gestione delle crisi da sovraindebitamento

COSA FARE PER ACCEDERE ALLA GESTIONE DELLE CRISI DA ECCESSIVO INDEBITAMENTO

Per usufruire degli strumenti che la Legge mette a disposizione per comporre le crisi da sovra indebitamento è indispensabile eseguire molteplici verifiche per reperire la seguente documentazione.

1) Accedere al Cassetto Fiscale, per cui è necessario essere registrato ai servizi telematici Fisconline/Entratel dell’Agenzia delle Entrate o avere un’identità SPID, per ottenere così il tuo Modello Unico e/o il 730, attestazioni di eventuali altri redditi percepiti, copie di contratti di locazione – compravendite immobiliari ed accertare l’adempimento di tutti gli obblighi tributari (imposte quali IRPEF/IVA/contributi, etc.).

2) Altre verifiche dovranno essere effettuate presso l’I.N.P.S. per ricostruire la tua posizione previdenziale (P.E.C. direzione.provinciale.nomecitta@postacert.inps.gov.it) e presso l’Agenzia delle Entrate – Riscossione (ex Equitalia) per il controllo delle tue posizioni fiscali scadute (P.E.C. protocollo@pec.agenziariscossione.gov.it).

3) E’ inoltre fondamentale interrogare le Banche dati finanziarie in modo da controllare le posizioni attive e quelle eventualmente “portate a sofferenza” attraverso:

a) Istanza alla Centrale Rischi di Banca d’Italia per mezzo della modulistica reperibile al seguente indirizzo www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/servizi/accesso-cr ed inviata a mezzo P.E.C. a nomecittà@pec.bancaditalia.it, così da conoscere le posizioni “portate a sofferenza”.

b) Istanza alla Centrale di Allarme Interbancaria (C.A.I.), che è un elenco informatico dove sono segnalati i mancati pagamenti di assegni bancari e sono iscritti i nominativi di coloro che hanno emesso assegni senza autorizzazione o assegni senza provvista. La richiesta deve essere effettuata tramite apposita modulistica disponibile sul sito www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/servizi/accesso-cai/index.html e inviata a mezzo P.E.C. a nomecitta@pec.bancaditalia.it.

c) Istanza al C.T.C., che è il Gestore di un sistema di informazioni creditizie (S.I.C.) di tipo solo negativo, attraverso il quale potrai acquisire informazioni riguardo ad alcuni finanziamenti per i quali si sono verificati ritardi nei pagamenti. La richiesta, senza apposita modulistica, potrà essere effettuata a mezzo fax al n. 02.6747.9250.

d) Istanza al C.R.I.F., che è il gestore del principale Sistema di informazioni Creditizie in Italia (S.I.C.). Si tratta di un sistema che raccoglie informazioni su finanziamenti erogati o semplicemente richiesti. La richiesta, senza apposita modulistica, deve essere effettuata a mezzo mail all’indirizzo info.consumatori@crif.com, allegando la carta d’identità e il codice fiscale.

4) Sarà anche fondamentale effettuare le seguenti ulteriori ricerche:

Visura al P.R.A., in modo da accertare l’esistenza o meno di automezzi di proprietà.

Visura in Camera di Commercio, per richiedere e ottenere una verifica storica delle proprie posizioni imprenditoriali e societarie.

Visura al Registro Informatico dei Protesti tenuto dalle Camere di Commercio, per appurare l’esistenza di protesti a tuo carico.

– Interrogare il Tribunale competente per verificare l’inesistenza di pignoramenti a tuo carico. La ricerca è realizzabile utilizzando i servizi online del Ministero della Giustizia: http://pst.giustizia.it/PST/it/homepage.wp.

5) Effettuare una ricognizione, a mezzo P.E.C. o raccomandata A/R, di tutte le ulteriori posizioni debitorie esistenti a tuo carico e vantate da fornitori e gestori di utenze (es.: telefoniche, idriche, energetiche, etc.).

La documentazione ottenuta dagli accertamenti sopra descritti sarà alla base della domanda di “accordo del debitore”, della “procedura di liquidazione” o del “piano del consumatore” che lo studio legale potrà predisporre per porre fine alla tua crisi da eccessivo indebitamento.